L’epidemia è reale. Ed è seria: ricevo informazioni di medici, sulla prima linea, che sono spaventati dall’altissimo numero di polmoniti interstiziali bilaterali che richiedono respirazione assistita; e angosciati dai respiratori che mancano per far fronte.
Ma il beneficio politico che questa sciagura porta al governo meno legittimo della storia, ai grillini e ai piddini, e anzi a tutto l’establishment “europeista”, è – casualmente – enorme.
Anzitutto ad essere colpite, messe in quarantena e segregate sono le 1) due Regioni che votano per l’opposizione al governo illegittimo, sono contrarie a tutte le politiche (accoglientiste, crescita-zeriste) della coalizione; hanno espresso pulsioni euro critiche e aspirazioni all’autonomia.
2) le due Regioni che, per laboriosità, varietà delle sue imprese e competenze del personale, avevano la prosperità economica su cui potevano concretamente poggiare le loro aspirazioni autonomiste; tanto più che erano abituate a fare da sé. Adesso la loro solida compagine di attività (dall’agricoltura all’industria di nicchia, dalla logistica al turismo, dagli alberghi alle fiere internazionali alla moda) sono devastate, io credo, irreversibilmente.
Complice la recessione globale, l’economia lombarda e veneta non torneranno più quelle di prima. Soprattutto, nemmeno sopravviveranno in qualche modo, senza forti iniezioni di denaro pubblico, miliardi per mantenere al suo posto il personale competente, miliardi per gli alberghi vuoti, miliardi per le fiere rimandate, e la perdita di quote del mercato globale e come subfornitore della Germania in crisi altrettanto irrimediabile.
Quindi, le due sorelle populiste-sovraniste del Nord diverranno simili a quelle del Sud: bisognose di assistenzialismo, dipendenti da sussidi pubblici permanenti, piene di disoccupati di lunga durata, speranzosi e desiderosi di assegni di cittadinanza e di casse integrazione perpetue.
Fine di ogni aspirazione,anzi di ogni possibilità di autonomia. Fine della base sociale del populismo-sovranismo, qualunque cosa ciò voglia dire.
E’ un regalo fenomenale che il coronavirus ha donato al blocco dello status quo eurocratico e che vuol proseguire la soggezione (patologica) in cui l’Italia si trova verso gli altri paesi UE, il parente povero indebitato che “non cresce” perché “non fa le riforme”.
Un vantaggio insperato (?) che è venuto dalla epidemia virale, che hanno gestito nel modo più insipiente e allarmistico, palesemente senza la minima preoccupazione alla prospettiva di gettare sul lastrico milioni di lavoratori e imprenditori lombardi e veneti. La sensazione è che siano indifferenti ai danni umani e sociali che portano a quelle due regioni che non li votano. Stanno chiedendo col cappello in mano ai “grigi Eichmann di Bruxelles” l’elemosina di piccoli sforamenti in deficit, che non sono nemmeno lontanamente sufficienti nemmeno per la stretta emergenza, senza nemmeno parlare di una ricostruzione. E non possono non saperlo. Vuol dire che l’impoverimento delle due regioni ostili, compreso il collasso dell’introito fiscale che danno al paese (e ai loro emolumenti e privilegi) viene ritenuto un prezzo politicamente accettabile, compensato dalla sparizione dell’opposizione euro critica e sovranista, e della sua base sociale? Vantaggio di cui possono vantarsi con i grigi Eichmann.
L’ipotesi sembra assurda. Ma lo sembra meno quando si apprende che, mentre chiudono al mondo e all’economia due regioni, e i malati italiani del Nord affollano i reparti di emergenza, Emma Bonino di Più Europa chiede alla ministra dell’Interno di assicurare che “gli immigrati ospitati nei CPR “ non prendano il coronavirus.
Un’assuefazione all’odio del “nemico interno”, di insensibilità verso i destini degli italiani colpiti, fino a questo punto, nemmeno da nasconderlo per tatto o ipocrisia, ci dice che questo è l’atteggiamento generale dei circoli che oggi hanno il potere. Da Dombrovski a Draghi, da Gualtieri al Quirinale. Possono davvero calcolare che la rovina di veneti e lombardi, in fondo, vale la candela: li si è assoggettati, e resi dipendenti dai loro favori assistenziali.
Perché no? Una mentalità perfettamente omogenea al disprezzo egoista espresso dai “governatori” meridionali: che dispongono l’isolamento e la quarantena dei “milanesi” che hanno affollato i treni l’altra notte . “Quarantena obbligatoria con sorveglianza attiva e obbligo di comunicazione alle autorità competenti per tutti coloro che arriveranno in Calabria, Puglia, Basilicata e Campania, ma anche in Sardegna, Lazio e Toscana”.
Emiliano, della Regione Puglia, dispone arresti (è stato un giudice) e proclama ai fuggitivi: “Non portate nella vostra Puglia l’epidemia lombarda, veneta ed emiliana”. E Cottarelli schernisce le volontà autonomiste: