Vendono già terreni del Libano

il celebre senso degli affari

Un gruppo di coloni israeliani sta promuovendo nuove proprietà in vendita nel sud del Libano, mentre l’esercito israeliano conduce una campagna di bombardamenti nel Paese che ha ucciso oltre 1.000 persone da metà settembre.

Il sito web di Uri Tzafon, o del Movimento per l’insediamento nel Libano meridionale, vanta appartamenti spaziosi e luminosi che si affacciano su una piscina, con offerte a partire da 300.000 shekel (80.000 dollari).

“Dopo l’eliminazione della leadership di Hezbollah… sogni anche tu una grande casa, una vista sulle montagne innevate e una calda comunità nella terra dei nostri antenati?”, si legge nell’annuncio.

Il gruppo di coloni estremisti è emerso a marzo come movimento marginale per spingere l’insediamento nel Libano meridionale, che, a suo dire, avrebbe portato “una sicurezza vera e stabile al nord di Israele” e avrebbe permesso al Paese di reclamare i suoi “confini biblici”.

Inizialmente il gruppo contava poche centinaia di membri, ma da allora il suo numero si è gonfiato e, secondo quanto riferito, il suo forum Whatsapp ha raccolto circa 3.000 membri.

https://www.middleeasteye.net/news/israeli-settler-group-advertises-new-properties-southern-lebanon?utm_source=twitter&utm_medium=social&utm_campaign=Social_Traffic&utm_content=ap_z1wousawcb

Middle East Eye (https://www.middleeasteye.net/news/israeli-settler-group-advertises-new-properties-southern-lebanon?utm_source=twitter&utm_medium=social&utm_campaign=Social_Traffic&utm_content=ap_3mul3qgwwc)
Israel: Settler group advertises new properties in southern Lebanon
The Movement for Settlement in Southern Lebanon said the settlement of the area will bring ‘true and stable security to northern Israel’

Bernard Henry-Lèvy

Israele non sta invadendo il Libano, lo sta liberando. Si tratta di un momento storico, non solo per gli israeliani, ma anche per i libanesi, gli arabi e i cristiani orientali. Non capirlo significa aver perso ogni bussola morale e politica.

Il messaggio di Netanyahu agli iraniani: “Israele è con voi, presto sarete liberi”

Il premier dello Stato ebraico: “Al regime non importa nulla di voi, meritate di meglio”

30 Settembre 2024

Benjamin Netanyahu ha diffuso un messaggio video rivolto al popolo iraniano. “Ogni giorno vedete un regime che vi sottomette, fa discorsi infuocati sulla difesa del Libano, sulla difesa di Gaza. Eppure ogni giorno quel regime fa sprofondare la nostra regione nell’oscurità e nella guerra. Ogni giorno, i loro burattini vengono eliminati. Chiedete a Mohammed Deif, chiedete a Nasrallah. Non c’è nessun luogo in Medioriente che Israele non possa raggiungere. Non c’è luogo in cui non andremo per proteggere il nostro popolo e il nostro Paese. Ogni momento che passa, il regime vi sta portando più vicino all’abisso. La stragrande maggioranza degli iraniani sa che al regime non importa nulla di loro. Se gli importasse, se gli importasse di voi, smetterebbe di sprecare miliardi di dollari in guerre inutili in tutto il Medioriente. Inizierebbe a migliorare le vostre vite”, dice il premier israeliano.

Quando l’ebreo è contento:

Immagine

Stasera, gli israeliani in diverse città stanno celebrando l’invasione del Libano, gridando: “Il Libano è nostro! E questo è solo l’inizio”

Anche nell’Ucraina di Zelelnsky:

Tre attacchi nello stesso tempo, in 3 paesi diversi. Tutti effettuati da Israele usando armi statunitensi Libano: attacco israeliano ad Ain al-Hilweh uccide due fratelli e 3 bambini Siria: attacco israeliano a Damasco, uccisi 3 civili Gaza: attacco israeliano a scuola uccide 6 persone

piccolo-hitler
I sobri titoli di Repubblica fanno parte della contentezza…

Zock:

Se il Libano, Hamas, Hezbollah, Gaza, possedessero qualcosa di simile ad un esercito regolare, con un’aviazione ordinaria, sistemi di intercettazione strutturati, ecc. potremmo dire di essere di fronte ad una guerra.
Entrambe le parti in causa avrebbero ragioni per preferire la pace, perché entrambe avrebbero significativamente da perdere. Uno scontro iniziale potrebbe ricordare ad entrambi la durezza della perdita, suggerendo soluzioni di compromesso.
Questa sarebbe una dinamica normale nella conflittualità internazionale.

La situazione reale sul campo nell’ultimo anno è invece completamente diversa. La sproporzione di forze è totale. Un’immagine simbolicamente rappresentativa non è quella di due soldati che si confrontano, ma quella di un soldato che fa a pezzi un ragazzino.

Ciò che non può non colpire in queste ore è il persistente bombardamento israeliano di aree urbane inermi. Qui non c’è nessun “Iron Dome”. Nessuna contraerea. Nessun rischio reale per l’aggressore. E’ semplicemente pura esibizione di potenza e prepotenza, illimitata, senza pudore.

Ecco, se anche uno non sapesse niente dei pregressi, se non conoscesse nulla della storia del medio oriente e di Israele, comunque semplicemente la scena di qualcuno che bombarda impunito dall’alto mentre qualcuno sotto prega di sopravvivere una notte in più credo non possa che dare umanamente la nausea.

Qui non c’è niente da sapere, niente da capire. L’umanità si distingue tra quelli che vedono questo e provano rabbia e disgusto, e quelli che vedono questo e godono nel contemplare un’esibizione incontrastata di forza.
E’ una distinzione umana fondamentale, più fondamentale di ogni distinzione politica, etnica, nazionale.

Andrea Zock

BREAKING: Russia has called for Israel to “immediately” withdraw its troops from Lebanon.

La Russia condanna fermamente l’attacco israeliano al Libano e invita Tel Aviv a porre fine alle ostilità e a ritirare le truppe dal territorio libanese, ha annunciato il Ministero degli Affari Esteri.

È evidente che un simile passo, compiuto dalla leadership politico-militare di Israele dopo l’assassinio di numerosi leader di Hezbollah, porterà a un’ulteriore escalation della violenza nella regione del Medio Oriente, sottolinea il Ministero. Esprimiamo la nostra solidarietà alla leadership e al popolo dell’amico Libano, che è stato sottoposto ad aggressione armata. Sincere condoglianze alle famiglie e agli amici delle vittime, aggiunge il dipartimento.

(segue)