L’agenzia di stampa statale siriana ha informato il 28 ottobre che “la Cina ribadisce il suo sostegno alla Siria nella lotta al terrorismo”, e spiega che “il vice rappresentante permanente della Cina presso le Nazioni Unite, Geng Shuang, ha ribadito la necessità di revocare l’ingiusta coercizione misure imposte alla Siria, porre fine a qualsiasi presenza straniera illegale sui suoi territori e sostenere gli sforzi per raggiungere una soluzione politica della crisi in Siria”.
La Turchia è furiosa e lo raccontano i suoi media (TRT): “Le parole del rappresentante cinese arrivano una settimana dopo la dichiarazione congiunta, in cui 43 Paesi, tra cui la Turchia, hanno espresso la loro preoccupazione per le violazioni dei diritti umani. contro i turchi uiguri”. E “il rappresentante permanente della Turchia presso le Nazioni Unite (Onu), Feridun Sinirlioğlu, ha reagito con forza contro il suo omologo cinese che ha invitato la Turchia a ‘rispettare il diritto internazionale sui diritti umani in Siria’”. I media statali turchi aggiungono: “Durante la sessione del Consiglio di sicurezza dell’ONU sulla Siria [27 ottobre 2021], Geng Shuang, rappresentante permanente della Cina presso le Nazioni Unite, ha ritenuto la Turchia responsabile del calo del livello dell’acqua dell’Eufrate e dei tagli al impianto idrico di Allouk. Ha anche accusato la Turchia di invadere la Siria nord-orientale, chiedendole di rispettare il diritto umanitario internazionale”.
In un discorso pronunciato alla riunione del Consiglio di sicurezza tenutasi il 27 ottobre 2021, Geng Shuang ha affermato che la Siria soffre ancora di occupazione straniera, misure coercitive unilaterali e terrorismo, sottolineando la necessità di revocare immediatamente le misure coercitive che contraddicono gli sforzi della comunità internazionale per risolvere la crisi. Geng Shuang ha espresso il sostegno del suo Paese alla Siria nella lotta al terrorismo che è una piaga contro l’umanità, invitando il Consiglio di sicurezza a prendere una posizione chiara nei confronti del terrorismo in Siria e a respingere la politica del doppio standard al riguardo. Per quanto riguarda la situazione umanitaria, Geng Shuang ha invitato la comunità internazionale a prestare grande attenzione a questo tema e ad aiutare il popolo siriano ad affrontare le molteplici sfide, sottolineando in questo contesto che le misure coercitive unilaterali avevano peggiorato le condizioni economiche e gli operatori umanitari in Siria. Durante la riunione del Consiglio di Sicurezza di mercoledì 27 ottobre 2021 dedicata alla situazione in Siria, il capo umanitario delle Nazioni Unite (Assistente Segretario Generale delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari), Martin Griffiths, ha avvertito che la crisi umanitaria in questo Paese ha continuato a peggiorare: “ La vita quotidiana in Siria sta diventando sempre meno accessibile. Oltre il 90% della popolazione vive ormai al di sotto della soglia di povertà”.
Durante la riunione del Consiglio di Sicurezza di mercoledì 27 ottobre 2021 dedicata alla situazione in Siria, il capo umanitario delle Nazioni Unite (Assistente Segretario Generale delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari), Martin Griffiths, ha avvertito che la crisi umanitaria in questo Paese ha continuato a peggiorare: “ La vita quotidiana in Siria sta diventando sempre meno accessibile. Oltre il 90% della popolazione vive ormai al di sotto della soglia di povertà”. Anche l’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria, Geir O. Pedersen, ha espresso preoccupazione per la “grave situazione umanitaria” e per le continue violenze sul campo: “La violenza deve cessare. Continuo a chiedere un cessate il fuoco a livello nazionale e a sottolineare gli obblighi previsti dal diritto umanitario internazionale per proteggere i civili e le infrastrutture civili”. Cina e Turchia si stanno scontrando per il momento sul terreno siriano attraverso la diplomazia.
La Cina sta intervenendo sempre più direttamente sul terreno internazionale mentre gli Stati Uniti e l’UE perdono slancio e potere per risolvere i conflitti nel mondo e soprattutto per mantenere la pace. La Cina, accusando direttamente un membro della NATO, sembra quindi sostenere l’azione geopolitica della Russia, ma, cosa più importante, ha una visione debole del gioco fangoso tra Ankara e Washington. Il sito della Radio e Televisione turca (TRT) protesta contro la Cina giovedì 28 ottobre 2021 con il titolo “Ankara castiga Pechino: ‘Non abbiamo nulla da imparare da coloro che violano i diritti umani'”. La Turchia denuncia la Cina quando accusa Ankara di aver violato i diritti umani in Siria.
Fonte:
http://www.observateurcontinental.fr/?module=articles&action=view&id=3259
“L’IRAN È IL PIÙ VICINO ALLEATO DELLA RUSSIA”
Valeri Grasimov, capo di stato maggiore generale delle forze armate russe, oggi ha dichiarato che l’ Iran é il nostro alleato piú vicino. La nostra relazione é basata sulla lunga tradizione e amicizia, le nostre collaborazioni si estenderanno come le abbiamo in Siria, sono più di dieci anni che collaboriamo in Siria contro terrorismo, e ci proteggiamo a vicenda, abbiamo un grande attenzione per accrescere nostra collaborazione in campo militare.